Centrali Idroelettriche dell'Ossola

Crevoladossola
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In auto: dalla A26 proseguire lungo la superstrada del Sempione.

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Il Verbano Cusio Ossola vanta una lunga tradizione nel campo dell'energia idroelettrica, grazie alla presenza di numerosi corsi d'acqua che dalle Alpi scendono a valle.

La costruzione delle centrali idroelettriche in Val d'Ossola e Formazza fu affidata principalmente all'architetto Piero Portaluppi, che terminò i lavori tra il 1921 e il 1929.

Le grandi cattedrali dell'energia, così come le definì l'architetto futurista Antonio Sant'Elia, sono osservabili a Verampio, Crego, Valdo, Sottofrua, Crevoladossola e Caderese e presentano uno stile molto combinato, caratterizzato da impronte neoclassiche e barocche che le rende simili a imponenti castelli fortificati.

Architettonicamente più semplici sono la casa per l'ispettore generale a Baceno, risalente al 1920 e le palazzine per il direttore, tipicamente Walser con balconi in legno e basamenti in pietra. Da segnalare sono anche gli impianti di Piedimulera, del 1906, dell'architetto milanese Gaetano Moretti, la centrale di Pallanzeno del 1926 e la centrale di Varzo realizzata nel 1910 in muratura di pietra locale su progetto di Ugo Monneret de Villard.