NexTones 2017

Arti digitali e nuove musiche nelle cave d'Ossola
Legenda
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Programma

NeXTones, la sezione dedicata alle arti digitali e alle nuove musiche,  anche quest’anno va in scena presentando una selezione di opere internazionali. Spettacoli immersivi accompagneranno il pubblico fino a tarda notte in un viaggio di esplorazione delle più recenti forme di interazione audiovideo. Dopo la Preview al MaGa di Gallarate con Caterina Barbieri, l’edizione 2017 di Next Tones prende il via sabato 22 luglio (dalle ore 21.30) nella cava Storica di Trontano.

L’edizione 2017 di NexTones si apre con la Première italiana di Robert Henke in LUMIÈRE III. Robert Henke è un artista specializzato nel campo delle installazioni audiovisive e in ambito musicale e performativo. Henke ha sviluppato in prima persona un software che permette di stabilire una connessione costante fra la parte musicale e quella visiva, andando a comporre un’unione indissolubile fra i due medium e facendo di Lumière un’opera altamente immersiva a metà fra concerto elettronico e visual art. Nel titolo della performance, Lumière, c’è il riferimento al medium utilizzato, la luce, ma si ritrova altresì il riferimento ai pionieri del cinema degli albori, Auguste e Louis Lumière.

Segue Blanck Mass, il progetto di Benjamin John Power del duo Fuck Buttons, che presenta il suo terzo album World Eater, un album feroce, che sfoga la rabbia e la frustrazione dell’autore per la confusine contemporanea attraverso ritmi furiosi e bordate industrial, ma che attraverso le sottili stratificazioni sonore rivela un’aspirazione al raggiungimento di una “estasi sensoriale limpida e celeste”.

Altra esplorazione musicale è quella di Merchants alla scoperta di paesi immaginari, fra suoni nuovi e campioni ritrovati, che avvicina detriti globali e pulsazioni techno nella ricerca di musiche possibili. Il duo, formato da Alberto Ricca (Bienoise) e Davide Amici, presenta dal vivo i brani dell’omonimo disco d’esordio con un live energico e fortemente istintivo, rituale ed ipnotico, completamente suonato senza computer.

Conclude la serata il producer italiano Marco Shuttle, ispirato dalla Techno di Detroit e dall’electro, l’acid-house e la garage di New Yorkcon il suo stile personale e profondo con set introspettivi e colorati di psichedelia.