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Omegna - Gozzano - Omegna

Omegna (VB), Italia
Trekking bike
Difficoltà
Tecnica
Esperienza
Paesaggio
Lunghezza (Km) 35,7
Tempo 2 ore 26 minuti
Velocità media (km/h) 14,6
Altitudine di partenza (m) 302
Altitudine di arrivo (m) 302
Altezza massima (m) 490
Altezza minima (m) 290
Dislivello (m) 450
Periodo Tutto l'anno
Tipi di strada Sentiero: < 100 m
Pista ciclabile: 973 m
Strada secondaria: 1,02 km
Strada: 19,6 km
Strada statale: 14,1 km
Superfici Pavé: < 100 m
Lastricato: 2,36 km
Asfalto: 33,3 km
Sconosciuta: < 100 m

Descrizione

Punto di partenza
L’itinerario parte dal lungolago di Omegna, sul Lago d’Orta, in prossimità del Municipio.

Come arrivare
In auto
Autostrada A26, uscita di Gravellona Toce.

In treno
Stazione ferroviaria di Omegna, situata sulla linea Domodossola - Novara

In bus
Consultare il sito VCO in bus.

Caratteristiche generali
Il percorso offre scorci panoramici di mirabile bellezza sul Lago d’Orta e sul Cusio. L’itinerario non è particolarmente faticoso e impegnativo e si sviluppa ad anello su strada asfaltata.

Il percorso
Il percorso ha inizio nella cittadina di Omegna, nei pressi del Municipio. Percorrendo la riva occidentale del Lago d’Orta, si sale sino al bivio “delle tre cascine” e si svolta a sinistra attraversando il ponte sulla Fiumetta.

Da qui è possibile ammirare la costa rocciosa del lago, che sale dolcemente sino a Brolo. Sulla sinistra si ammira il lago più romantico del Bel Paesae; a destra, invece, il palazzo settecentesco “Villa Tarsis”. La strada prosegue per un breve tratto pianeggiante, all’ombra del bosco, fino alla cittadina di Nonio.

Si entra, quindi, nella valle del Monte Camosino e dopo circa 1,5 km si giunge a Cesara, dove si scollina. Sul bordo della strada, nella curva a gomito, è collocata una fontanella per dissetarsi. Inizia qui una discesa, prima appena percettibile - sulle rive del fiume Pellino - e poi più accentuata fino al ponte “del Plin”.

Una breve salita porta a Vertraggia, da dove si ammira il lago da un punto di vista meraviglioso – e, dopo meno di 1 km, si entra nell’abitato di Alzo. Dopo la chiesa è d’obbligo una fermata per ammirare il panorama del lago, all’ombra di un ippocastano secolare. Poco più in là, si trova il monumento allo scalpellino (“picasass”), realizzato con il granito estratto nelle cave del luogo.

Si prosegue diritto alla prima rotatoria, mentre alla seconda si gira a sinistra per San Maurizio d’Opaglio, il maggior centro industriale italiano per la produzione di rubinetti.

Oltrepassato il semaforo, senza deviare, si prosegue su un falsopiano fino alla frazione di Sazza. Sulla sinistra si ammirano gli affreschi della facciata della piccola chiesa della Madonna di Luzzara, del XIV secolo.

Si prosegue in piano fino alla rotonda per Pogno, dove s’imbocca l’uscita per Gozzano per dirigersi, senza entrare in paese, verso la  SR 229.

La strada scende sulla riva del lago e, con andamento tortuoso, segue il bordo del bacino naturale fino a Miami e poi a Imolo. Da qui il percorso si dirige nell’entroterra e prosegue per Pettenasco, fino ad arrivare al grazioso paese di Ronco. Da qui s’intravede la meta finale: Omegna, riconoscibile per il campanile della chiesa, si raggiunge dopo 5 km

Notizie utili
Bus: da Omegna a Gozzano
Posti di ristoro: numerosi posti di ristoro a Omegna, Brolo, Nonio, Cesara, Alzo, S. Maurizio d’Opaglio, Miami, Gozzano e Pettenasco.

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