L'acqua è il leitmotiv di questo itinerario, che vi porterà alla scoperta dei tesori dei laghi Maggiore, d'Orta e dei laghi alpini delle più belle valli del Verbano Cusio Ossola.
Il percorso inizia con una leggenda: verso la fine del '300, sulla riva del Lago d'Orta, giunse il santo viaggiatore Giulio. Armato della sola fede, Giulio volle recarsi sull'isola che si ergeva a 400 metri dalla riva, allora infestata dalle serpi e dai draghi, per fondarvi una chiesa: posato il mantello sull'acqua, vi salì e raggiunta l'isola, riuscì a sconfiggere i serpenti. Lo spirito di San Giulio è ancora vivo in questi luoghi in cui cui l'acqua è stata significativa per il paesaggio e per la storia. Orta San Giulio è un graziosissimo borgo medievale da cui salpare per recarsi, con imbarcazioni private o con i traghetti, sull'Isola di San Giulio, vero e proprio tesoro d'arte e spiritualità.
Lasciando il Lago d'Orta, dirigendosi verso est, un altro lago è protagonista è del nostro itinerario: l'elegante Lago Maggiore, ricco di affascinanti luoghi di interesse storico. Partendo dalle principali località della riviera, Stresa, Baveno e Pallanza, è possibile visitare le tre protagoniste del Golfo Borromeo: l'Isola Bella, l'Isola Madre e l'Isola Pescatori. Accanto alle tre isole principali, si trovano anche l'Isolotto di Malghera, conosciuto come Isola degli Innamorati, e l'Isolino di San Giovanni, nella cui villa risiedeva il grande direttore d'orchestra Arturo Toscanini. Proseguendo lungo la sponda piemontese del lago, verso il confine svizzero, si incontrano i Castelli di Cannero, i cui ruderi costituiscono una ambita meta per i bagnanti.
Il Verbano Cusio Ossola è però anche montagne e laghi alpini: in Val Antigorio, il Lago di Agaro è un vero e proprio spettacolo d'acqua immerso nel verde paesaggio alpino, la cornice ideale per i vostri percorsi di trekking. Spostandoci in Val Anzasca, possiamo visitare, all'interno dell'oasi di Macugnaga, il Lago delle Locce e il Lago Effimero, raggiungibili partendo dal bellissimo ghiacciaio del Belvedere.
Infine, nel nostro itinerario non poteva mancare il corso d'acqua madre di tutti i laghi del territorio: il Ticino. Teatro delle più importanti battaglie e dei più importanti scambi commerciali, l'antico porto del Ticino, a Castelletto Ticino, assistette in passato al passaggio del pregiato granito bianco del Montorfano, diretto a Roma per la costruzione della Chiesa di San Paolo fuori le Mura, e del rinomato marmo rosa di Candoglia, con cui venne completata la costruzione del Duomo di Milano. Il Ticino ospita inoltre l'ultima peschiera presente sul territorio, la Peschiera di Vernome, meta di escursioni sia a piedi che in bici.