Alta quota, grandi emozioni: la montagna estiva in Alto Piemonte

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Descrizione

In Alto Piemonte, la montagna estiva si rivela nella sua forma più autentica. Selvaggia ma accogliente, essenziale eppure ricca di storie, silenziosa ma piena di vita. Un territorio che non si esaurisce nei sentieri, ma sorprende con esperienze sempre nuove: dal trekking d’alta quota al forest bathing, dalle sfide sportive ai percorsi sensoriali a piedi scalzi, fino alla scoperta dell’eredità Walser. Tra le vette del Monte Rosa o nei boschi dell’Oasi Zegna, ogni valle custodisce un ritmo, un paesaggio e un modo unico di vivere la montagna. Un invito a muoversi, respirare, sentire. 

VALSESIA: AI PIEDI DEL MONTE ROSA, TRA LAGHI ALPINI E CULTURA WALSER

La Valsesia è una delle valli più suggestive dell’Alto Piemonte e in estate diventa il punto di partenza ideale per esplorare il versante meridionale del Monte Rosa.

Per chi ama le escursioni, uno degli itinerari più affascinanti è il Sentiero 203a, che, dal centro di Alagna Valsesia, sale fino ai Laghi Tailly, a oltre 2400 metri di altitudine. Il percorso si inoltra tra boschi e pascoli, fino a raggiungere l’Alpe Tailly. Da qui, un sentiero panoramico attraversa conche erbose e dossi rocciosi, portando prima al Lago Tailly Inferiore e poi a quello Superiore, incastonati tra le creste del Corno Bianco. Un’escursione che in circa 2 ore e mezza regala un’immersione autentica nell’ambiente d’alta montagna, lontano dalle rotte più battute.

Per chi desidera ammirare le vette senza affrontare lunghe camminate, gli impianti di risalita di Alagna Valsesia permettono di salire rapidamente a Pianalunga e quindi al Passo dei Salati, punto di collegamento con la Valle di Gressoney. In estate, questo passo è il punto di partenza per alpinisti esperti che, tramite la funivia Indren, vogliono raggiungere il ghiacciaio per accedere ai rifugi Mantova e Gnifetti, oppure affrontare l’ascesa verso una delle cime oltre i 4000 metri del Monte Rosa. La più ambita è la Punta Gnifetti (4554 m), con la Capanna Margherita, il rifugio più alto d’Europa, ma l’intero massiccio è spettacolare: la vetta più alta, la Punta Dufour, con i suoi 4634 metri, è la seconda cima più alta delle Alpi. Dal Passo dei Salati si snodano anche escursioni più accessibili, come il Percorso Geologico-Pedologico di Cimalegna.

La Valsesia è anche custode di un patrimonio umano e culturale di grande valore: è qui che, nel XIII secolo, si insediarono i Walser, popolo di origine germanica proveniente dal Vallese. Ancora oggi la loro eredità vive nei musei etnografici del territorio: come il Museo Walser di Alagna Valsesia, ospitato in una casa del 1628 con oggetti originali, utensili, abiti tradizionali e arredi; oppure il Museo di Riva Valdobbia, allestito in una casa tipica a Rabernardo, dove si entra nella stube, nella stalla e nella camera da letto. A Rimella, infine, un altro museo ricostruisce l’universo Walser tra agricoltura, artigianato e la lingua Titsch, un idioma che ancora oggi viene parlato da alcuni abitanti della zona.

MACUGNAGA: LA PERLA DEL MONTE ROSA

È qui, nella Valle Anzasca, una delle valli trasversali della Val d'Ossola, che il Monte Rosa mostra il suo volto più imponente: la parete est, alta più di duemila metri, è un’impressionante muraglia naturale che sovrasta il borgo Walser di Macugnaga, tra i più affascinanti e fotografati dell’intero arco alpino. Raggiungibile risalendo la valle da Piedimulera, Macugnaga custodisce un’eredità culturale antica e ancora viva, testimoniata dall’architettura tipica delle case in pietra e legno e dal Dorf, il nucleo originario con la Chiesa Vecchia del Trecento, il cimitero e un maestoso tiglio secolare. 

Macugnaga è anche un centro alpino dinamico e accogliente. In estate, gli impianti di risalita attivi permettono di raggiungere rapidamente le quote elevate: dalle seggiovie Pecetto-Burki e Burki-Belvedere fino alla funivia Staffa-Alpe Bill-Passo Moro, si accede a itinerari panoramici, rifugi d’alta quota e punti di osservazione privilegiati sul ghiacciaio del Belvedere.

È proprio intorno a questo ghiacciaio che si estende l’Oasi Faunistica del Monte Rosa, area protetta istituita nel 1969 per favorire la reintroduzione dello stambecco. Qui, tra boschi di larici, praterie alpine e creste rocciose, si snodano sentieri escursionistici adatti a ogni livello, ideali per chi cerca il contatto diretto con una natura ancora intatta.

VAL FORMAZZA: DOVE L’AVVENTURA INCONTRA LA STORIA

All’estremità settentrionale del Piemonte, dove le strade si fanno più strette e i paesaggi più selvaggi, si apre la Val Formazza, altra terra di antiche migrazioni Walser, alpeggi fioriti, vallate glaciali e tradizioni ancora vive. Una valle sospesa tra Italia e Svizzera, dove l’estate si colora di sfide adatte agli sportivi veri e panorami senza tempo.

Simbolo della Val Formazza è la Cascata del Toce, definita già nell’Ottocento “la più bella e poderosa fra le cascate delle Alpi”. Con i suoi 143 metri di salto è tra le più spettacolari d’Europa, visibile in tutta la sua maestosità solo in determinati periodi estivi. Attorno a questo monumento naturale si snodano percorsi escursionistici e cicloturistici che uniscono sport e sostenibilità. Tra questi, il Laghi & Monti Bike, un itinerario slow tutto da scoprire, che collega le sorgenti del Toce al Lago Maggiore, seguendo il corso del fiume.

Dalla Cascata del Toce si risale fino a Riale, epicentro dello sport outdoor in Val Formazza,  con itinerari ideali per chi vuole immergersi nella storia e nella bellezza del territorio.

OASI ZEGNA: BENESSERE, NATURA E ARMONIA TRA I BOSCHI DEL BIELLESE

C’è un angolo di Alto Piemonte dove la montagna si vive con tutti i sensi. È l’Oasi Zegna, vasta area naturalistica tra le Alpi Biellesi che in estate si trasforma in un rifugio di quiete e rigenerazione. Qui, il rapporto con la natura va oltre il trekking: è esperienza intima, consapevole, profonda.

Tra le proposte più apprezzate, il Forest Bathing – o shinrin-yoku – è una pratica di origine giapponese che invita a immergersi nei boschi per ritrovare equilibrio e benessere. All’Oasi Zegna è stato progettato un percorso ad hoc nel Bosco del Sorriso, una faggeta ad alta emissione di monoterpeni, sostanze naturali capaci di stimolare positivamente il sistema immunitario.

Altrettanto unica è l’esperienza del barefooting, praticabile nel percorso sensoriale della Cascina Il Faggio, a Valdilana. Camminare a piedi scalzi su rami, pigne, sabbia, foglie, lavanda e pietre diventa un modo per riattivare percezioni sopite e ritrovare un contatto autentico con la terra. Il percorso, articolato in stazioni, si conclude con due vasche di acqua sorgiva, per un rituale di chiusura rigenerante.

L’ALTO PIEMONTE, DOVE LA MONTAGNA SI VIVE TUTTA L’ESTATE

In Alto Piemonte, ogni vetta, ogni sentiero, ogni borgo diventa parte di un’estate da ricordare. Dalle escursioni tra pascoli e ghiacciai alle attività outdoor ad alta quota, dai momenti di relax immersi nella natura alle scoperte culturali nelle valli alpine, la montagna si svela in tutta la sua varietà. Un invito a lasciarsi guidare dal ritmo della natura, tra energia, silenzio e meraviglia.

 

Per maggiori informazioni sul progetto "Vivi Alto Piemonte – Un Mosaico di Meraviglie" e sulle future iniziative www.vivialtopiemonte.it

PH: ATL Terre Alto Piemonte